Abramo di Kashkar e la sua comunità : la rinascita del monachesimo siro-orientale
Sabino Chialà"Poiché, da quando risediamo in questo luogo, i fratelli che
abitano qui hanno lavorato e si sono affaticati scavandosi
grotte e costruendosi celle per abitarvi, e anche perché è da
poco che ci siamo accostati a questa condotta, abbiamo trascurato
di stabilire su di noi qualcosa di adatto alla specificità
di questa condotta. Ora, invece, che per la grazia del Signore
nostro abbiamo un po' di riposo dalla fatica e dal lavoro
del corpo, mentre ci troviamo insieme tra di noi, abbiamo
pensato di scegliere per noi dalle divine Scritture e
dalle parole dei santi padri qualcosa di adatto alla guarigione
delle nostre ferite e alla rimarginazione delle nostre piaghe.
Cominciamo dunque di qui, per la forza del Signore nostro,
supplicando e implorando quanti si imbatteranno in
queste parole di non pensare della nostra pochezza che noi
abbiamo fatto qualcosa da noi stessi. Noi, infatti, non siamo
legislatori né per noi stessi, né per gli altri, ma siamo servi e
sudditi dei comandamenti adorabili del nostro Dio buono.
Quindi, a ogni regola che abbiamo estratto dalle sante Scritture
e dalle parole dei santi padri, abbiamo aggiunto [solo]
brevi esplicitazioni che la riguardano"
Termina così il prologo della più antica regola monastica
siro-orientale di cui abbiamo notizia, la Regola di Abramo di
Kashkar...